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Mercedes-McLaren SLR roadster: al volante della stella più splendente.

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2008 11:18
06/08/2008 11:18
 
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“mancio( quello vero)” , un assiduo frequentatore della community Autoblog, ha avuto l’opportunità di provare un’auto affascinante ed esclusiva come la Mercedes-McLaren SLR roadster e ci ha gentilmente fornito le sue impressioni di guida circa questo straordinario capolavoro meccanico, che già un’altro nostro amico, Michele G., aveva “saggiato” per noi.

“un esemplare palladium grey con interni biscotto e finiture in carbonio. Con questo colore è stupenda, fantastica, bellissima. I convenevoli sono doverosi quando si provano auto di questo calibro, e l’addetto della concessionaria mi parla della vettura nei minimi dettagli finche non arriva il momento fatidico della prova. Aprire la portiera a farfalla e calarsi senza strani contorsionismi nell’abitacolo è una sensazione forte già di per se; gli interni sono favolosi, comodi, rifiniti alla perfezione con un aroma di pelle di altissima qualità e con tutto il necessario per un auto di questo livello. E fanno anche ben capire che il risparmio di peso non è stato certo un punto fondamentale nella progettazione. Dopo di che mi viene orgogliosamente mostrato il poderoso V8 AMG: stupendo.

Vedendola dal vivo, l’auto fa un’altro effetto che in foto: con quel musone lungo e aggressivo la trovo semplicemente perfetta. Una nota particolare va alla realizzazione della cappottina in tela: è costruita nello stesso tessuto bello al tatto ma rigido allo stesso tempo già visto sulla concept Ocean Drive.

Sul primo tratto di strada guida il ragazzo della Mercedes che mi espone le varie funzioni della vettura. La prima cosa che colpisce da passeggero è il comfort sorprendente garantito dall’autotelaio: anche sulle buche ostiche non fa filtrare quasi nulla dentro l’abitacolo; davvero notevole. Arriva il mio turno di sedersi dietro al volante e sentire che effetto fanno questa mandria di cavalli tedeschi sprigionati dal poderoso V8 5.5 AMG. Trovo facilmente la posizione ottimale di guida e osservo che tutti i comandi sono a portata di mano; sistemato il volante, con un diametro troppo grosso per i miei gusti (specie considerando il genere di vettura) e il sedile, che abbraccia come si deve il corpo senza mai essere scomodo,accendo “il mostro”: ammetto che mettere in moto un V8 da 626 cv col pulsante sul cambio con tanto di sportellino metallico in stile caccia-bombardiere è una vera libidine. Parto con calma, giusto il tempo di prendere confidenza col mezzo prima di spalmare l’acceleratore sul pavimento e…..mamma mia! Il propulsore sovralimentato spinge come un maledetto ma con sopraffina eleganza di erogazione: in un lampo siamo a limitatore; allora dentro con la seconda marcia. Mentre la voce rauca e metallica del V8 sale riesco anche ad ingranare la terza prima di dover frenare a causa del traffico. E nel breve stop-and-go faccio una prima modifica al comando che regola la mappatura elettronica del cambio: dal set “mod 2” passo a “mod 3” per incrementare la velocità di cambiata, a mio avviso troppo lenta.

La strada si riapre ed io imperterrito “riacciacco” il pedale del gas fino ad arrivare in quarta marcia. In “mod 3” la trasmissione è sensibilmente più veloce ma non rapidissima come ci si aspetterebbe: con un cambio manuale si farebbe molto più alla svelta. Il motore spinge sempre col compressore volumetrico che fischia quasi a sovrastare il rombo proveniente dagli scarichi. Curva veloce a destra e la SLR non si scompone e lo sterzo rimane diretto e piacevolmente pesante; quest’ultimo trasmette una discreta quantità di informazioni ma non tutto quello che succede sotto le ruote. La stabilità è eccezionale: si esce dalla curva sparati come una pallottola. Altrettanto stupefacente la frenata: potentissima e, contrariamente alle aspettative, facilmente modulabile. Unico neo del comando frenante è quella sensazione di strana artificialità dello stesso.

Ma al volante della SLR posso anche godere delle doti da GT della supercar Mercedes, comoda in maniera inaspettata ,tanto da farmi pensare di non essere su un mostro da oltre 600cv ma su una berlinona come la classe S. Fortunatamente il musone lungo e il latrato in sottofondo del poderoso otto cilindri non lasciano adito a dubbi sulla vera indole dell’auto; E quando provo la ripresa in 4° marcia dai 1800 giri mi capacito di cosa vogliono dire 780 NM di coppia massima: l’ago del contagiri e del contakilometri schizzano verso l’alto all’unisono e con una rapidità allucinante. Con la coda dell’occhio riesco a vedere il mio accompagnatore aggrapparsi alla maniglia della portiera. Tiro tutta la 4° marcia ma la strada mi costringe ad una frenata decisa subito prima di mettere la 5°. E proprio durante la decelerazione fa capolino dallo specchietto retrovisore lo spoiler posteriore che, cambiando la sua incidenza in funzione della velocità e delle condizioni di marcia, da maggior carico aerodinamico: stupefacente.

Il mio passeggero ed io torniamo alla concessionaria affrontando un paio di curve in allegria con quel musone lungo a cui serve un po’ di tempo per farci l’abitudine. Come va questa SLR… beh è veloce; comoda in maniera folle; ha un sound pazzesco e un gran motore (anche se come risposta preferisco il V8 della Corvette provato in un’altra occasione -e che anche il nostro Lorenzo Corsani ha avuto l’opportunità di guidare- ). Il cambio è un po’ lento (ma ben rapportato al motore) ed i freni sono mostruosi per potenza frenante anche se potrebbero trasmettere un leggero pizzico di feeling in più. Pur non avendola potuta portare in pista, il giudizio finale è positivo, ma complessivamente la vettura non mi ha provocato quella scarica di adrenalina che mi diede portare le furie americane marchiate Corvette.

Vi state domandando se 520.000 euro sono troppi per una Mercedes che di McLaren ha molto poco? Vi rispondo: no! Possono essere spesi meglio se volete una supercar estrema(come la Carrera GT ad esempio); ma se siete il tipo di persona che decide di spendere cifre importanti non solo per le prestazioni, ma anche perchè apprezza le sensazioni che provoca il sound, il tatto della qualità costruttiva, il design, la classe, assolutamente ne vale la pena: di auto così belle dentro e fuori ce ne sono, a mio avviso, davvero poche in giro. E costano tutte ugualmente uno sproposito. Inoltre chi si può permettere di spendere un miliardo delle vecchie lire per una macchina, sicuramente avrà altri due o tre posti in garage per altre super-car anche più “driving-oriented”; Come ad esempio una bella Corvette ZR1”

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